“Mobilità ciclistica, trasporto collettivo a basse emissioni e sharing dei veicoli rappresentano tre pilastri fondamentali per ridurre l’uso dell’auto privata e anche per promuovere un turismo a contatto diretto con l’ambiente e la biodiversità del nostro Paese. Il Ministero dell’Ambiente è da anni impegnato nel promuovere politiche che vadano nella direzione degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo”. Lo ha detto Gilberto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, intervenuto al Festival Eco, l’evento sulla mobilità sostenibile andato in scena a Padova, con talk, dibattiti e interviste per capire a che punto è la transizione ecologica in Italia.
Il piano per il Trasporto pubblico
“A tal fine – ha proseguito Fratin – il Ministero dell’Ambiente sta definendo, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, un importante decreto per approvare finanziamenti finalizzati a prolungare, ammodernare e mettere a norma corsie riservate al trasporto pubblico locale nei centri sopra i 50 mila abitanti interessati dalle infrazioni comunitarie sulla qualità dell’area. È in corso inoltre il programma di incentivazione della mobilità sostenibile PRIMUS con la realizzazione di nuove piste ciclabili e il programma sperimentale case-scuola e casa-lavoro che sta cofinanziando 80 progetti di mobilità locale con 75 milioni di euro”.
“Riconversione dell’industria Automotive”
Nella prima giornata del Festival era intervenuto anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Siamo impegnati in prima linea per la transizione ecologica della nostra industria automotive e nella sua riconversione. I trasporti costituiscono ancora il primo settore per produzione di emissioni. Intendiamo ridurre l’impatto ambientale della mobilità soprattutto nei centri urbani”.
Il divario territoriale
“Esiste oggi un forte divario tra le diverse aree geografiche, ad esempio nella mobilità dolce, su cui le città del Sud scontano un forte ritardo rispetto a realtà del Nord-Est, dove storicamente esistono abitudini e infrastrutture ormai consolidate in tal senso, e nel comparto dei veicoli commerciali che vede nel Meridione un parco mezzi più vecchio e inquinante – ha spiegato Urso – Negli ultimi anni il nostro settore ha perso una leadership nella produzione di autobus, che stiamo provando a recuperare anche grazie a un impianto inaugurato proprio in questi giorni, che porterà alla produzione di mille veicoli con tecnologia avanzata l’anno”.
La graduatoria di Clean Cities Campaign
Tra gli altri interventi, quello di Claudio Magliulo di Clean Cities Campaign, ha illustrato i risultati di un test applicato a 36 città europee per verificare il percorso intrapreso per il raggiungimento di una mobilità a emissioni zero entro il 2030, con Oslo, Amsterdam ed Helsinki in testa alla graduatoria per le iniziative intraprese e le città italiane non bene posizionate: Milano 20esima, Roma 32esima e Napoli al 36esimo posto. Secondo le analisi di Clean Cities lo scenario italiano è ancora a “macchia di leopardo” con regioni virtuose come l’Emilia-Romagna che ha il triplo delle piste ciclabili del Sud Italia, isole comprese.