“In città a 30 km/h”, da Bologna parte la proposta di legge

Da giugno la città diventerà il primo capoluogo italiano a introdurre il limite dei 30 orari sulla maggior parte delle sue strade

A Bologna nel corso della terza edizione di MobilitARS, simposio sulla mobilità sostenibile, è stata presentata una proposta di legge per fissare a 30 chilometri all’ora il limite massimo per circolare nelle città. L’iniziativa è sostenuta dalle associazioni Legambiente, FIAB, Salvaiciclisti, Kyoto Club, Amodo, Clean Cities, Asvis, Fondazione Michele Scarponi e redatta a cura di Andrea Colombo, ex Assessore alla mobilità di Bologna.

Una proposta in quattro punti

Nella proposta di legge per la prima volta viene introdotta una definizione normativa di “Città 30“, che prevede quattro punti:

  1. L’applicazione generale del limite massimo di velocità di 30 km/h su tutte le strade urbane salvo soltanto quelle a scorrimento veloce a 50 km/h,
  2. L’adeguamento dell’infrastruttura stradale per la moderazione del traffico e della velocità
  3. Il rafforzamento dei controlli sul rispetto delle regole di comportamento in strada
  4. Campagne di educazione, informazione e comunicazione rivolte alla cittadinanza e a tutti gli utenti della strada.

Bologna capofila sui 30/h

Da giugno Bologna diventerà il primo capoluogo italiano a introdurre il limite dei 30 chilometri orari sulla maggior parte delle sue strade, oltre quelle del centro storico. Soltanto alcune resteranno a scorrimento veloce, con limite dei 50 chilometri orari. Il provvedimento era stato approvato lo scorso novembre con una delibera della giunta comunale, seguendo l’esempio di altre città europee, come Parigi e Berlino.