Il segno del Destinus: il volo ipersonico a zero emissioni

Entro il 2030 la startup svizzera vuole offrire viaggi a bordo di un velivolo ipersonico capace di effettuare la tratta Francoforte-Shanghai in meno di tre ore

Un volo da Francoforte a Shanghai in appena 2 ore e 45 minuti, invece che nelle “ordinarie” undici. Praticamente lo stesso tempo che ci vuole per spostarsi da Roma a Milano con l’alta velocità, con la differenza di attraversare però oltre 8.800 chilometri dal cuore dell’Europa all’Estremo Oriente. Sono tempi di percorrenza da fantascienza quelli promessi dalla startup svizzera Destinus, che entro il 2030 vuole costruire un velivolo ipersonico a idrogeno liquido, a zero emissioni. Un progetto che sta già facendo parlare molto e ha anche attirato attenzioni istituzionali. Il governo spagnolo ha deciso di finanziarlo con 27 milioni di euro, di cui 12 per realizzare una base nei pressi di Madrid per sviluppare il propulsore e 15 per sostenere la ricerca.

L’idrogeno

La scommessa di Destinus punta sull’idrogeno liquido, che si ritiene avrà un ruolo di primo piano nell’aviazione del futuro. E conferme in questo senso arrivano anche dall’Italia. Basti pensare che Sea (Società Esercizi Aeroportuali), che gestisce gli scali di Milano Linate e Milano Malpensa, sta investendo proprio sull’idrogeno. Nel 2024 è prevista la costruzione a Milano di un piccolo impianto per la produzione di idrogeno in aeroporto. Anche se per il primo decollo con questa tecnologia bisognerà aspettare almeno il 2035. L’idrogeno è considerato un fattore chiave per i voli a lungo raggio e a elevata velocità, capace di coniugare alte prestazioni a una combustione pulita, che emette solo calore e vapore acqueo. Il team di Destinus è convinto che l’idrogeno aprirà la strada a una nuova era di sistemi di propulsione più puliti ed efficienti per l’aviazione e che “il successo del volo con postcombustori a idrogeno dimostra il potenziale per futuri sistemi di propulsione ad alte prestazioni”.

I prototipi

Al momento Destinus ha prodotto due prototipi in scala: Jungfrau ed Eiger (che prendono il nome da due cime svizzere). L’obiettivo è arrivare a un velivolo capace di viaggiare in appena quattro ore dall’Europa all’Australia e in soltanto un’ora e mezza da Londra a New York. Inizialmente è previsto il lancio sul mercato di un velivolo da 25 posti, per poi arrivare a modelli anche da 100 e più. Due i modelli principali previsti. Destinus S, un business jet da 25 posti con autonomia da 10 mila chilometri e capacità di volare a 33 chilometri di altezza (18 in più degli aerei di linea). E Destinus L, che, come autonomia, dovrebbe arrivare a 22 mila chilometri (oltre la metà della circonferenza terrestre) e trasportare fino a 400 persone. Il primo prototipo della startup, Jungfrau, ha effettuato il suo primo volo nel novembre 2021 in un aeroporto nei pressi di Monaco. Lo scopo del test era osservare come si sarebbe comportata la geometria del volo ipersonico a basse velocità durante le fasi critiche di decollo e atterraggio. Ed è stato un successo, che ha fornito ottime indicazioni per il prosieguo della sperimentazione.

Il fondatore Kokorich

Destinus è stata fondata dal fisico russo Mikhail Valeryevich Kokorich, 46 anni, che ha alle spalle diverse esperienze legate a società attive nelle tecnologie aerospaziali. Kokorich è cresciuto in Siberia e ha studiato nel Centro Scientifico Educativo Specializzato e nel Dipartimento di Fisica dell’Università statale di Novosibirsk. In seguito, ha terminato lo Stanford Executive Program e ha conseguito un MBA presso la Moscow School of Management. Dopo esperienze in Europa e negli Stati Uniti, nel 2021 Kokorich si è trasferito in Svizzera per fondare Destinus, iniziando a lavorare sui prototipi alimentati a idrogeno, inizialmente pensati per il trasporto merci intercontinentale. Nel 2022 Kokorich ha condannato l’invasione dell’Ucraina ed è uno dei membri di spicco dell’Anti-War Committee, l’organizzazione fondata da personaggi pubblici russi in esilio che si oppongono a Vladimir Putin e alla guerra.

La velocità ipersonica

Il velivolo che vuole realizzare Destinus sarà un ibrido tra un aeroplano e un razzo. Unirà l’estrema velocità – ipersonica, ossia cinque volte superiore a quella del suono (che è di 1.192,32 chilometri orari) – a una notevole autonomia, stimata di circa tre o quattro volte superiore a quella consentita dal cherosene. Questo doppio punto di forza dovrebbe consentire collegamenti tra gli angoli più remoti del pianeta con tempi di percorrenza irrisori. Sul proprio sito la startup spiega che “a velocità cinque volte superiori a quella del suono, si può raggiungere l’altro capo del mondo in 3-4 ore senza scendere a compromessi in termini di versatilità, costi o rumore”. Come? “grazie a aerei ipersonici che combinano le più avanzate tecnologie aerospaziali”, e all’idrogeno come carburante: un mix che aprirà “nuove rotte di volo per il trasporto di merci e passeggeri ovunque sulla Terra”.

I dubbi

“Questo progetto è in linea con tutte le attuali grandi sfide affrontate oggi dal settore dell’aviazione – ha spiegato Kokorich – ossia la salvaguardia dell’ambiente, grazie alle zero emissioni di CO2 in volo, oltre a velocità e autonomia”. Secondo Bart Van Hove, Head of Advanced Studies di Destinus, l’obiettivo della società è principalmente “sviluppare una modalità di trasporto pulita”. Nei piani di Destinus, il velivolo potrà essere realtà e decollare dagli aeroporti commerciali dotati di infrastrutture per la gestione dell’idrogeno. Anche se restano ancora dei punti irrisolti e delle sfide tecnologiche tutte da superare. Per esempio, bisognerà sviluppare una fusoliera capace di resistere alle temperature molto elevate generate, a una velocità di circa seimila chilometri orari, dall’attrito del velivolo con l’aria. Senza contare il rumore emesso dalla velocità ipersonica: per questo, per evitare gli effetti del boom sonico – il suono prodotto quando un mezzo rompe la barriera del suono – le rotte dovranno prevedere il passaggio su oceani e terre non abitate. Le idee non mancano, ma bisognerà ancora aspettare: i voli con Destinus S sono previsti per il 2035, mentre Destinus L dovrebbe arrivare circa dieci anni dopo.