L’Intelligenza Artificiale non spaventa più come all’inizio, anzi è utile se serve a migliorare l’esperienza dell’utenza, i tempi di attesa, la gestione dei flussi di traffico e persone e la prevenzione su incidenti e guasti dei mezzi pubblici. Di converso, si notano riserve rispetto a scenari avveniristici di sistemi di guida interamente autonoma, soprattutto quando integrata su taxi. È questa una sintesi delle principali opinioni emerse dalla ricerca demoscopica “L’intelligenza Artificiale e il Trasporto Pubblico Locale nella prospettiva degli utenti (e non) TPL”, condotta da ASSTRA in collaborazione con GPF – Inspiring Research.
L’AI per i trasporti è sottovalutata?
Analizzando in particolare le rilevazioni relative alla percezione dell’utilità dell’AI nel TPL, ciò che emerge è che il valore aggiunto nei trasporti non è percepito in modo dirompente, lasciando quindi un ampio margine di potenzialità alla comunicazione che il settore potrà effettuare in futuro sull’applicazione di sistemi di Intelligenza Artificiale per migliorare i servizi. Se le applicazioni elettive dell’AI sono viste come importanti principalmente nella ricerca scientifica (62,3%), nel settore medico e nella ricerca medica (53,6%), nei trasporti infatti la percentuale si attesta al 19,1%.
Gli scenari più attesi
La ricerca ha poi analizzato le risposte dei cittadini in merito ai benefici dell’AI, secondo alcuni scenari dettagliati. È stata chiesta, in particolare, la loro opinione sul livello di impatto di tali novità sul TPL e il sentiment suscitato (attrattiva, indifferenza, ostilità, timore?). L’appeal verso l’Intelligenza Artificiale è forte se serve a garantire sicurezza ai mezzi, alle strade e una buona analisi dei dati del traffico. Tra gli scenari giudicati più impattanti, in particolare, il 72,3% indica l’utilità del monitorare e segnalare eventuali danni alle infrastrutture, strade, ponti ecc… Il 70,6% punta invece sulla possibilità di favorire in automatico la manutenzione preventiva del parco mezzi pubblici. Il 69,3% giudica l’AI utile per la gestione dei dati sugli orari e sui flussi di traffico. Ma anche la prevenzione delle frodi (67,4%) e la gestione degli orari in tempo reale (63,6%) sembrano interessare particolarmente.
“L’intelligenza artificiale, come ultima frontiera della digitalizzazione, appare un driver di innovazione straordinario, in grado di accelerare l’evoluzione dei processi produttivi trasformandone i paradigmi e ridefinendo il concetto stesso di lavoro”, ha spiegato Andrea Gibelli, Presidente di ASSTRA – Le applicazioni di intelligenza artificiale promettono un cambiamento radicale dei modelli di business e delle professionalità necessarie e ci spingono verso nuove sfide legate alla produttività e all’efficienza per rendere il servizio di trasporto pubblico il sistema operativo delle città”.