Bologna Città 30, in sei mesi incidenti in calo dell’11%

In calo incidenti, feriti e decessi. Traffico e inquinamento in flessione, boom del bike sharing, aumentano le biciclette, si consolida il trasporto pubblico

Calano gli incidenti stradali (di quasi l’11%) e i feriti (di oltre il 10%), con miglioramenti ancora più consistenti sulle radiali (che sfiorano rispettivamente il -18% e il -28%) e diminuiscono di molto (circa -38%) gli incidenti più gravi, classificati dal 118 con “codice rosso”. Sono questi in estrema sintesi i principali indicatori dei primi sei mesi di Bologna Città 30, che ha fissato il limite di 30 chilometri orari in circa il 70% delle strade dell’intero centro urbano.

I dati finora

Alcune prime indicazioni interessanti, che andranno però confermate con periodi di rilevazione più lunghi, arrivano dall’analisi dei flussi di traffico, che registrano una flessione di circa il 3%, corrispondente a oltre 6.300 veicoli transitati in meno nel giorno feriale medio (224mila nel periodo gennaio-giugno 2024 rispetto a più di 230mila di media 2022-2023) nelle sezioni del cosiddetto “cordone”, una rete di spire semaforiche collocate lungo le principali strade radiali nei quartieri della città in modo da intercettare il traffico in direzione sia centro che periferia. Si è registrato un rilevante aumento dei flussi di biciclette: +12%, corrispondente a circa 160mila transiti su due ruote in più sull’intero periodo. Un vero e proprio boom è invece quello dell’uso del servizio di bike sharing gestito da RideMovi, che vede quasi un raddoppio delle corse effettuate con la flotta di e-bike e bici tradizionali disponibili in condivisione: +92%, che equivale in termini assoluti a 682.991 corse in più nel primo semestre del 2024 rispetto alla media degli stessi periodi 2022 e 2023. Significativo anche l’aumento dell’uso del trasporto pubblico su gomma: i viaggiatori sul servizio urbano di Bologna sono aumentati del +11%, pari a oltre 5 milioni e mezzo di passeggeri trasportati in più nel primo semestre del 2024 rispetto alla media degli stessi periodi del 2022 e 2023